domenica 26 ottobre 2014

Lo scriptorium




Uno scriptorium medievale


All'interno del monastero, al lavoro manuale era affiancato un altro lavoro del tutto intellettuale. San Benedetto, infatti, voleva che i suoi monaci sapessero leggere e scrivere, (cosa a quel tempo molto rara), per poter studiare e meditare la parola di Dio.
Per poter studiare era però necessario avere i libri, ma a quei tempi non era ancora stata inventata la stampa e i libri potevano essere riprodotti soli copiandoli a mano, ecco perché coloro che si dedicavano a questa attività vennero chiamati: AMANUENSI.
Uno degli ambienti più importanti dell'Abbazia era lo SCRIPTORIUM, (in latino “luogo dove si scrive"). Esso era di solito un vasto ambiente esposto a sud e con molte vetrate per godere di tutta la luce possibile.
Il lavoro di copiatura era molto lungo e faticoso, pensiamo solo che per copiare un'intera Bibbia occorreva un anno di lavoro fatto da più persone! Inoltre gli amanuensi erano costretti a stare ore e ore fermi nella stessa posizione, con le dita e la mano che si irrigidivano per i crampi.
Nei monasteri non si copiavano solo testi sacri, ma anche opere di grandi autori latini e greci. Cosi, grazie alla paziente opera degli amanuensi, sono arrivati sino a noi tanti capolavori, che altrimenti sarebbero andati perduti.

Per questo possiamo dire che i monasteri furono allora dei veri e propri centri di promozione culturale oltre che di fede e spiritualità.


Per un approfondimento consulta la scheda Il lavoro negli scriptoria

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